Investimenti territoriali integrati: la corsa dei Comuni del Sud
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Il Barometro annuale di Ernst & Young ha censito investimenti nel Mezzogiorno per 41 milioni, in calo rispetto al 2022 del 39%, in linea con il calo del 36% del Centro e meno rilevante di quello registrato nelle regioni settentrionali e pari al 51%
di Davide Madeddu
3' di lettura
Gli investimenti nel venture capital superano il miliardo ma calano rispetto allo scorso anno. Nel suo piccolo, con appena 41 milioni, il Sud riesce però a contenere la tendenza e resta in linea con il Centro Italia. A farla da padrone, in questo caso, è la Campania. I dati emergono dai risultati dell’Ey Venture capital barometer, lo studio annuale di Ernst & Young che ha l’obiettivo di analizzare l’andamento degli investimenti di venture capital nelle startup e scaleup italiane.
«Nel 2023 l’Italia ha assistito a un significativo decremento di circa il 50% nel valore degli investimenti, attestandosi a 1.048 milioni – sottolinea il rapporto –. Secondo il nostro osservatorio, questa tendenza risulta particolarmente evidente nel Nord Italia, mentre al contrario il Sud ha mostrato una decrescita del 39%, inferiore rispetto ai risultati nazionali. Nonostante la sfida generale, il Sud Italia dimostra una maggiore resilienza rispetto alle altre regioni, evidenziata anche da alcuni round significativi conclusi nel corso dell’anno».
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Nel corso del 2022, anche noto come l’anno dei mega round, si era registrato un notevole aumento della raccolta, trainato soprattutto dalla conclusione di alcuni round di investimento di rilievo, tra cui spicca il notevole contributo di 17 milioni raccolti da UnoBravo in Campania. «Tuttavia, nel corrente anno, la mancanza di investimenti di ampia portata ha inciso sui risultati complessivi, nonostante permangano alcuni esempi di successo come la exit avvenuta nel 2023 dalla stessa UnoBravo da parte di Cdp Venture Capital – prosegue lo studio – In seguito a questa dinamica, gli investimenti totali nel territorio sono scesi da 67 milioni a 41».
Nel Sud Italia sono stati raccolti 41 milioni, a fronte degli 895 milioni del Nord e dei 112 milioni del Centro Italia.
«La riduzione del valore degli investimenti tra il 2022 ed il 2023 nel Sud pari a -39% appare in linea con il calo del -36% registratosi nel Centro Italia – prosegue il Rapporto –. Più rilevante è stata invece la contrazione per il Nord, che ha registrato il -51% degli investimenti rispetto all’anno precedente». I dati confermano la Campania al vertice dello studio, «mantenendo la sua posizione di leadership».
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Tra le operazioni di spicco, «brillano i deal di Blendee e Develhope», entrambi con una raccolta di investimenti pari a 6 milioni ciascuno. «Blendee, fondata nel 2023 a Catania, rappresenta un innovativo Marketing Operating System, affermandosi come la prima realtà di questo genere a livello europeo». Altro punto di riferimento è Develhope, un’azienda siciliana nata nel 2019, specializzata nei servizi e consulenze IT. Nell’ambito dell’aerospazio c’è l’operazione conclusa da Sidereus Space Dynamics. «Questa startup con sede a Salerno, focalizzata sulla creazione di tecnologie all’avanguardia per viaggi spaziali – ricostruisce il Rapporto – ha chiuso un round di oltre 5 milioni, confermando il crescente interesse degli investitori per le innovazioni nel settore aerospaziale».
Per Marco Daviddi, managing partner strategy and transactions di Ey in Italia «continuiamo ad osservare in Italia una limitata propensione alla crescita economica, principalmente legata a bassi investimenti privati, specie in ricerca e sviluppo». «Le previsioni Ey per il 2024 indicano che tali investimenti supereranno di poco l’1% del Pil, contro una media Eu di circa il 2,4% – argomenta –. Ciò sta comportando grandi difficoltà per il nostro tessuto produttivo nell’adottare tecnologie e trasformazioni necessarie a garantire competitività, produttività, crescita dei salari e valorizzazione delle competenze». Per l’esperto è necessario e urgente «indirizzare le risorse disponibili verso progetti e iniziative legate a obiettivi di innovazione a breve e medio termine, anche attraverso l’ecosistema delle startup e scaleup nel nostro Paese che, anche in tempi complessi, esprime rilevanti potenzialità».
Daviddi guarda positivamente il dato che «nonostante gli elementi di fragilità, per il terzo anno consecutivo gli investimenti hanno superato la soglia di 1 miliardo». «Ciò che emerge quest’anno dalla nostra analisi – conclude – è che le aziende ad alto contenuto tecnologico, in particolare quelle afferenti allo sviluppo di software e servizi digitali, hanno trainato gli investimenti e attratto l’interesse degli investitori anche stranieri sul nostro ecosistema, creando le basi per scalare nel prossimo futuro».
Secondo Gianluca Galgano, startup and venture capital leader Ey in Italia, «nell’anno appena trascorso abbiamo riscontrato una flessione nel livello di investimenti in venture capital in Italia, riflettendo le incertezze globali di tale asset class. Questa situazione è stata influenzata dal contesto economico-finanziario, caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse e dalla frenata della spesa a causa dell’escalation inflazionistica. Ma la situazione italiana non è cupa. Anzi si tratta di una fase di stabilizzazione dell’ecosistema del venture capital».
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