I Broker migliori: Fineco, DEGIRO o Directa? - P2P Investing (2024)

Aggiornato a Gennaio 2023.

Ciao Risparmiatori,

dopo un periodo di forte volatilità come quello vissuto durante i lockdown, iniziamo l’articolo con un disclaimer.
Investire comporta rischi. Puoi perdere una parte o tutto l’ammontare del tuo deposito.

Detto questo, è possibile ridurre i rischi.
Se ci si informa con costanza e si riesce ad operare con cognizione di causa, facilmente ci si esporrà meno di chi opera senza sapere cosa sta facendo.
Ciononostante io sono un sostenitore dell’imparare con la pratica.

Sommario nascondi

  1. 1. Quale Broker usare?
  2. 2. Broker bancari: Fineco, Sella, IW..
  3. 3. eToro VS Plus500
  4. 4. Interactive Brokers
  5. 5. Directa VS DEGIRO
  6. 6. Confronto commissioni Degiro e Directa
  7. 7. Gli ETF Gratis di Degiro
  8. 8. Come funziona Directa
  9. 9. Come funziona DEGIRO

Se vi sentite abbastanza confidenti da iniziare ad investire manualmente, allora la prima domanda da farsi è quale Broker usare e perché.
Ma se cerchiamo online, si trovano montagne di recensioni che spesso ci lasciano con più dubbi di prima.

Tra i nomi più famosi ci sono Directa, DEGIRO, Fineco e Interactive Brokers… ma spesso si sentono anche IWBank, Binck, Banca Sella oppure eToro e Plus500.

Non li approfondiremo tutti, ma voglio comunque darvi alcuni spunti.

Iniziamo coi “classici bancari”.
Tra i nomi sopra spuntano Fineco, IWBank (del gruppo Ubi), Binck Bank (gruppo Saxo) e Banca Sella.
Questi sono istituti bancari e finanziari che hanno fatto del trading e degli investimenti uno dei loro cavalli di battaglia.
Tra questi spunta Fineco come colosso storico, tra i più utilizzati in passato, ma in questi giorni anche gli altri 3 si sono presi una fetta degna del mercato.
Gli strumenti che offrono sono completi, ma le commissioni, per quanto potessero essere buone 15 o 20 anni fa, hanno iniziato a non essere più competitive come una volta, offrendo commissioni a scalare, solo per numeri elevati di operazioni.

Andando oltre, spiccano altri 2 nomi, famosi per essere cresciuti sui CFD (leggi qua cosa sono), che sono Plus500 e eToro.

Plus500 ad oggi permette il trading esclusivamente di CFD, mentre eToro si è evoluta nel tempo e oltre ai CFD, permette di aprire posizioni Long anche su strumenti tradizionali, come Azioni e ETF.
Inoltre eToro permette di prendere frazioni dei titoli, in modo da investire esattamente l’ammontare che interessa.
Entrambi gli strumenti non hanno commissioni, se non camuffate sotto gli spread dei titoli, che eToro ha piuttosto elevati, mentre Plus500 li ha più contenuti.
eToro ha poi diminuito la commissione di prelievo, dai 25$ (con prelievo minimo 50$) che aveva fino a qualche mese fa ad una cifra più onesta di 5$ (prelievo minimo 30$).

Detto questo, io non consiglio di fare trading di CFD, a meno che non si sappia bene cosa si sta facendo… se già siete investitori avanzati, conoscete tutto su azioni, fondi, derivati, indici, sapete fare analisi tecnica e trading intraday, allora siete adulti e vaccinati e potreste trovare nei CFD degli strumenti validi… se invece siete alle prime armi, cambiate strada, vi farete male.

Ho scritto in dettaglio sull’argomento in passato, se volete approfondire vi invito a leggere:
I CFD SONO UNA TRUFFA? CFD e LEVA, perché NON usarli.

Ciononostante, sia eToro che Plus500 permettono di operare in Demo.
Entrambi i conti Demo sono validi e secondo me sono un ottimo punto di partenza… se potete, non abbiate fretta ed iniziate ad operare in demo, anche per qualche mese, vi permetterà di prendere confidenza e imparerete moltissimo.

Andiamo avanti e passiamo ai 3 concorrenti finali: Directa, DEGIRO e Interactive Brokers.

Partiamo dall’ultimo, Interactive Brokers: questo broker è uno dei più utilizzati da chi fa trading di professione.
Le commissioni percentuali sono piuttosto buone, anche se tendenzialmente la commissione minima fissa è più alta rispetto agli altri due strumenti (in genere c’è sempre un minimo tra 4 e 6 € ad ordine, incluso per il mercato italiano).
Dei 3, risulta essere il meno competitivo sul mercato italiano (ma comunque più competitivo dei servizi “tradizionali”), ma piuttosto buono su Europeo e americano, quasi come DEGIRO.
Interactive Brokers (chiamato spesso con l’acronimo IB) ha sede in America e non fa da sostituto di imposta.
In molte recensioni ho letto che abbia un deposito minimo di 10.000$, ma onestamente penso sia un retaggio del passato, perché non sono riuscito a trovare conferme di questo, anzi, a memoria devo aver letto che abbiano tolto questo limite diverso tempo fa.

Pur valutandolo come valida alternativa, adesso mi focalizzerei sui 2 contendenti principali, che a mio giudizio sono DEGIRO e Directa.
Io ho entrambi gli strumenti e ognuno ha i suoi punti di forza, sebbene si assomiglino molto.
Directa è una società italiana e tra i punti di forza spicca il fatto che possono fare da sostituto di imposta.
DEGIRO è società olandese, acquisita il 16 Dicembre 2019 da uno dei broker online tedesco più grande, Flatex, per 250 milioni di €.
DEGIRO manterrà così la sua identità, sotto il cappello di un nuovo grande gruppo.
Con sede in Olanda, si va in Regime Dichiarativo.

Riguardo gli strumenti, entrambe le piattaforme sono piuttosto complete, arrivando ad offrire indici, futures, piuttosto che titoli in leva o derivati… se guardiamo però i soli ETF, l’offerta di Directa (per lo meno sulla piazza di Milano) è superiore a quella di DEGIRO; ma è anche vero che gli operatori di DEGIRO valutano volentieri l’apertura di nuovi titoli assenti su segnalazione.
DEGIRO invece riesce ad essere più competitivo sull’Europeo e Americano, dove Directa non brilla.

Puoi iscriverti a Degiro tramite questo link.

Ma guardiamo le commissioni, facendo un focus sul mercato azionario e sugli ETF.
In tabella ho simulato il costo delle commissioni su diversi controvalori d’ordine.
Se cliccate la tabella, si ingrandisce l’immagine.

Sul mercato azionario, italiano, Europeo e USA, DEGIRO vince a mani basse su tutto.
DEGIRO risulta inoltre particolarmente a buon mercato per gli scambi sul mercato Italiano e USA, mercati che tendenzialmente ci interessano di più.
Directa conviene (di qualche decina di centesimi) sugli ETF per valori scambiati bassi, fino a 1.250€ di ordine.

Ma questo non tiene conto che DEGIRO offre una lista di circa 200 ETF sui quali poter fare una operazione per ISIN al mese gratuitamente.
Questa lista offre l’enorme vantaggio di poter iniziare un PAC anche con piccole cifre al mese, senza vedere erosi i propri risparmi dalle commissioni, sebbene siano molto piccole.

https://www.degiro.co.uk/data/pdf/it/elenco-ETF-senza-commissioni.pdf (si applicano condizioni)

Commissione che spesso ci dimentichiamo, DEGIRO applica una tariffa di 2,5€ all’anno per ogni mercato “utilizzato”, al di fuori del mercato locale che è gratuito.
Questo vuol dire che se abbiamo posizioni sulla borsa italiana, su Xetra e in USA sul NYSE, il mercato italiano ci sarà gratuito, mentre gli altri mercati ci costeranno una fee di 2,5€ all’anno ciascuno, ossia 5€.
Queste fee sono considerate Pay-per-use e vengono applicate solo se i mercati sono stati utilizzati per gli scambi.
Se l’anno dopo non avrò più le posizioni, queste fee non verranno addebitate.

Tornando a Directa, questa sta lavorando duramente negli ultimi anni per rifarsi il look.
C’è ancora una buona fetta di aficionados che utilizzano Directa nella versione “Classic”… che dire classic mi sembra piuttosto un eufemismo… è così classic, così Old Fashioned che sembra una schermata di MS-DOS, se qualcuno se lo ricorda ancora.
Ciononostante, per non far torto a nessuno, Directa offre anche 2 strumenti più freschi, giovani e professionali, che si chiamano Darwin e DLite.

Darwin è uno strumento di trading molto professionale, che bisogna scaricare su PC.
Va capito, la curva di apprendimento di questo strumento non è immediata, ma le capacità sono piuttosto elevate: Darwin permette di personalizzare il proprio piano di lavoro alle proprie esigenze, aggiungere disegni, analizzare grafici e candele in modo avanzato, etc.
DLite invece è uno strumento più semplice, che funziona via browser e via App: rimane sulla stessa grafica scura di Darwin, strumento efficace, sebbene meno completo, permette comunque rapide consultazioni e analisi.

Per quello che riguarda DEGIRO invece, la piattaforma risulta più giovane e pulita, più semplice e userfriendly, stracciando dal punto di vista UX (User Experience) la concorrente.
Offre tutte le principali funzioni con consultazioni molto rapide.
Non ha al suo interno strumenti di disegno, ma per ogni titolo si collega a strumenti esterni, coi quali possiamo fare in modo pratico tutti gli scarabocchi di cui abbiamo bisogno.

Detto ciò, vi posso assicurare che Directa è e rimane comunque un broker molto valido e molto economico del panorama italiano.
L’anomalia tra i Broker non è Directa, ma DEGIRO, che riesce ad essere così sorprendentemente completo e competitivo allo stesso tempo.

Puoi iscriverti a Degiro tramite questo link.

E quale broker usi tu?
Mi farebbe piacere sentire la tua opinione.

Sharing is Caring!
Emanuele

PS: Investire comporta rischi. Puoi perdere una parte o tutto l’ammontare del tuo deposito.

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Author: Mr. See Jast

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